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Mezza giornata
1 giorno
2 giorni


BOLOGNA IN 2 GIORNI
Per chi si ferma a Bologna due giorni è possibile vedere molte delle bellezze del capoluogo emiliano: anche se per una visita più approfondita della città occorrerebbero più giorni, si riuscirà comunque a gustare l'atmosfera calda ed antica di Bologna attraverso un percorso semplice ma che tocca i principali nodi della città.

Primo giorno
Sicuramente la cosa migliore è partire dal nucleo trecentesco di Piazza Maggiore, sulla quale si affaccia la grandiosa basilica di S. Petronio.
E' una delle maggiori chiese del mondo e fu costruita fra i secoli XIV e XVII secondo il progetto dell'architetto Antonio di Vincenzo. Il portale è adornato dai bassorilievi di Jacopo della Quercia; all'interno vi sono dipinti di Giovanni da Modena, Jacopo di Paolo, Lorenzo Costa, Amico Aspertini ed altri. Di notevole interesse la meridiana del 1655, opera del Cassini, che si trova all'ingresso della Chiesa.

Sulla piazza si affacciano anche i principali palazzi pubblici della Bologna medievale.
Palazzo del Podestà, risalente agli inizi del XIII secolo, era la sede del Podestà, la più importante autorità del Comune. Fu modificato a partire dal 1484, poichè il Signore di Bologna Giovanni II Bentivoglio lo volle abbellire con forme rinascimentali ma i lavori rimasero incompiuti perchè fu cacciato da Bologna da una rivolta popolare.
Palazzo dei Notai che risale ai secoli XIV e XV; ebbe come architetti Antonio di Vincenzo, Lorenzo da Bagnomarino, Bartolomeo Fioravanti. È la sede dei Notai dal 1287 e fu rifatto nel 1442.
Palazzo d'Accursio, o palazzo del Comune, (secoli XIII e XIV) fu costruito dall'architetto Bartolomeo Fioravanti. Sul portale d'ingresso si erige la statua in bronzo di Papa Gregorio XIII, bolognese e riformatore del calendario. Sulla facciata si vede invece la Madonna col Bambino di Nicolò dell'Arca. E' sede del Comune dalla fine del Duecento. Dal cortile si accede alle collezioni comunali d'arte antica e al Museo Morandi.

Incamminandosi su via dell'Archiginnasio, che costeggia il lato est della Basilica di San Petronio, si percorre uno dei portici più famosi ed eleganti di Bologna, fino a raggiungere Palazzo dell'Archiginnasio: già sede dell'Università dal 500 all'800, esso si affaccia sull'elegante Piazza Galvani, sulla quale incombe, alto e suggestivo, l'abside incompiuto di S. Petronio.
Dalla Piazza Maggiore si passa all'attigua Piazza del Nettuno, con al centro la fontana cinquecentesca, opera insigne del Giambologna da Douay, fresca di restauro. Il disegno del basamento della fontana si deve al pittore Tommaso Laureti. Sullo sfondo si può vedere il Palazzo Re Enzo, eretto nel 1244, così chiamato perchè vi fu rinchiuso prigioniero per 23 anni Re Enzo di Sardegna figlio di Federico II vinto alla battaglia di Fossalta. Aggirando il Palazzo Re Enzo ci si può incamminare lungo via Rizzoli in direzione delle Due Torri (5 minuti a piedi), gettando solo un rapido sguardo alla Piazza Re Enzo ed all'ultimo scorcio di Piazza Maggiore.

Costruite intorno al 1200, le Due Torri sono diventate il simbolo di Bologna: la torre degli Asinelli, costruita dalla nobile famiglia degli Asinelli tra il 1109 e 1119, e la Garisenda, contemporanea all'altra. Quest'ultima fu costruita dai Garisendi, è alta 48 metri e poichè inclinata e stata abbassata nel 1300. La Torre degli Asinelli (97 metri di altezza, 500 gradini con una pendenza di 2,23) è invece famosa perchè aperta la pubblico e l'eventuale salita richiede in tutto almeno una mezzora ed una discreta fatica (le scale infatti sono antichissime e l'impianto è ancora quello originario): ma il panorama della città e della collina che si gode dalla sua sommità, insieme alla suggestione di una salita che procede per botole e scalette di legno come in un antico castello, merita senzaltro lo sforzo, soprattutto se la giornata è limpida.

Proprio accanto alle Due Torri si apre la splendida Piazza della Mercanzia, con l'omonimo elegante Palazzo ornato di un baldacchino cuspidale che sormonta il portico alto e slanciato. Si può ammirare la Loggia del Carrobbio o dei Mercanti che appartiene al secolo XIV (1384) ed è attribuita ad Antonio di Vincenzo e Lorenzo da Bagnomarino. I pilastri e il balconcino sono opera di Giovanni e del figlio Pietro di Giacomo, detti dalle Masagne. Pregevoli anche gli archi ogivali.

Se c'è il tempo e la voglia di camminare, da qui in 20 minuti è possibile raggiungere i Giardini Margherita, uno dei parchi più grandi di Bologna e sicuramente il più famoso e frequentato che prende il nome dalla moglie di Umberto I, re d'Italia quando nacque il parco che fu poi aperto al pubblico nel 1879. E' l'ideale in una bella giornata per mangiare un panino a pranzo o fare una bella passeggiata tra sentieri e il laghetto artificiale.
Tornando dai giardini Margherita è consiglibile fermarsi a visitare la grandiosa basilica duecentesca di S. Domenico e la spaziosa piazza che le fa da scenario. Terminata la visita alla chiesa, se si desidera, si può visitare anche l'attiguo complesso conventuale.

Da qui si prosegue a piedi per via S.Stefano ed in 5 minuti si arriva allo splendido Complesso di S. Stefano, conosciuto come le Sette Chiese di Bologna, è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi e preziosi della città. Alle sue diverse chiese, cappelle e cortili, realizzati in diversi stili architettonici, non si può non dedicare una visita.

Il ritorno verso via Rizzoli può essere fatto raggiungendo Strada Maggiore da uno dei vicoli che si diramano alla sinistra di S. Stefano: su Strada Maggiore è ancora possibile osservare un portico ligneo molto antico e la chiesa di S. Bartolomeo, che ci riporta di nuovo sotto le Due Torri.
A questo punto la giornata è giunta al termine.

Secondo giorno
La mattinata può essere trascorsa visitando uno dei musei della città. Si consiglia una visita al Museo Civico Archeologico (via dell'Archiginnasio, 2) che contiene diverse raccolte di materiali che documentano la storia bolognese dalla preistoria all'età romana. Vi sono infatti varie sezioni: la collezioni etrusca, greca, romana, numismatica e la sezione egiziana che è una delle più grandi d'Europa. In alternativa di grande interesse è anche il Museo civico medievale (via Manzoni, 4) che contiene delle raccolte di sculture medievali, vetri, bronzi armi, avori, e codici miniati.

Per chi ama la pittura, meritevole di una visita è la Pinacoteca nazionale di Bologna, (via delle Belle Arti) che offre un percorso nella pittura emiliana dal 200 all'800 in cui si possono ammirare opere di Giotto, Raffaello, Tiziano, Tintoretto, Carracci e Guido Reni. Chi preferisse i pittori contemporanei può recarsi invece alla Galleria d'Arte Moderna dove sono esposti esempi di Arte Contemporanea internazionale, dall'Informale al Concettuale, all'Arte Povera, fino alle ultime tendenze. Spesso ci sono esposizioni temporanee ed è presente anche uno Spazio Aperto riservato alle sperimentazioni di artisti contemporanei.

Nel pomeriggio, dopo aver magari pranzato in centro, è d'obbligo fare un tour in Sala Borsa, la nuova e centralissima biblioteca multimediale di Bologna che si affaccia proprio su Piazza Nettuno.
La Biblioteca Sala Borsa, inaugurata nel dicembre 2001, apre uno spazio culturale ricco e affascinante all’interno di Palazzo d’Accursio, antica sede storica del Comune. All'interno del palazzo, nella Piazza coperta il pavimento è stato realizzato in vari punti in cristallo per permettere di ammirare gli antichi scavi e la sedimentazione delle varie civiltà. E' stato creato un percorso sotterraneo, aperto al pubblico, attraverso cui si può riscoprire la Bononia romana, la fondazione muraria dell'antica basilica, le tracce del basolato di età augustea e i resti della ricostruzione medievale.
Inutile dire che la biblioteca raccoglie una vastissima collezione multimediale, una fornitissima sezione dedicata ai ragazzi e numerose postazioni internet.

Usciti dalla Sala Borsa si può visitare la Cattedrale di S. Pietro che si trova all'inizio di Via Indipendenza, a 2 minuti da Piazza Nettuno.
Risale al 910 ma, distrutta da un incendio nel 1131, fu riedificata alla metà del secolo stesso con l'aggiunta del campanile compiuto da mastro Alberto. Nel 1220 il Ventura scolpiva la porta detta "dei leoni" in Via Altabella. La chiesa attuale fu iniziata nel 1605 su disegno del Magenta. La facciata fu ricostruita nel 1743 su disegno del Torreggiani e modificata nel 1776 dal Tadolini.
Uscendo dalla Cattedrale si può approfittare per fare una passeggiata inVia indipendenza, ammirando le vetrine dei suoi numerosi negozi. Alla fine di via Indipendenza delle scalinate sulla destra ci portano ai Giardini della Montagnola, di fronte ai quali, in Piazza VIII agosto, se è sabato o domenica troverete una distesa di bancarelle. Dai cittadini viene chiamato Piazzola questo famoso mercato frequentato assiduamente dai bolognesi, e non solo, durante lo shopping del week end.

In questa zona è possibile, se si raggiunge via Piella, ammirare il Canale delle Moline che scorre indisturbarto tra i palazzi del centro storico, segno ancora presente dei numerosi condotti e vie d'acqua che attraversavano la città un tempo. All' incrocio tra via Piella e via Bertiera si può vedere inoltre il Torresotto, una struttura fortificata che si trova in corrispondenza delle porte nella seconda cerchia di mura della città.

Per chi desiderasse passare un pomeriggio diverso si può invece andare a San Luca, famoso santuario del capoluogo emiliano dedicato alla Madonna. Il santuario (XVII secolo) sorge sul colle della Guardia e il lungo portico costruito per raggiungerlo a piedi è composto da ben 666 archi. Il cupolone del santuario della B.V. di San Luca e il lungo porticato che lo collega alla città sono un'inconfondibile caratteristica del panorama cittadino, visibili a grande distanza anche da buona parte del territorio bolognese.

Anche la vostra seconda giornata a Bologna è finita...vi aspettiamo presto per un soggiorno più lungo alla scoperta della nostra città e dei suoi dintorni!

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